La Grotta del Cavallone

Meraviglia di gocce

diventate pietra

meraviglia di pietre

annosi tronchi

tra cui dita gelide

ordiscono corde d’arpe

come trame

musiche intraducibili

che a ritroso svaniscono

nell’oscuro profondo

nato dalle lontane

luminosità iniziali

della vita del mondo.

Sale drappeggiate

di colorazioni gravi e cupe

sale osannanti             

di perfezioni agili e ardite

sale contorte

di titaniche passioni incatenante.

Stanze come palazzi

– i merletti –

stanze come cattedrali

– l’acquasantiera il battistero le campane –

stanze come tragedie d’amore

– Ornella Aligi Mila Lazzaro^[1-i] –

passaggi come architetture dantesche

– Morte Inferno Paradiso –

profondità improvvise come leggende

– il pozzo senza fondo –.

Il rifugio di Cosma^[2-i]

ferma nell’essenzialità delle ombre

la conclusione non di un’allucinazione

ma di una fiaba lunare

inventata da un Dio giovane

e donata agli uomini nel sorriso.

Ammonimento unico

estremo

un ditino di pietra

indicante sul sipario che scende

la parola FINE.

Nota d’Autore:

La grotta “del Cavallone”, detta anche “della Figlia di Iorio” poiché D’Annunzio vi ambientò il secondo atto della sua tragedia pastorale, si apre sul pendio orientale della Maiella, “in una roccia tagliata a picco a circa 77 m dal suolo e alla quota 1,357.  La grotta, dai colossali antri ricoperti di stalattiti, è lunga circa 1.300 m; la sua apertura, che dalla base sembra un nido di volatili, è alta 25 m e larga 15” (da:  C. Landi Vittorj:  “Appennino Centrale”).

Oggi la grotta viene più propriamente chiamata “ le grotte”.  Io ho voluto lasciarle la vecchia denominazione.

Note di Tradutrice

^[1-i] Ornella, Aligi, Mila, Lazzaro

Dalle tragedie del D’Annunzio{*} - quella meritatamente più celebrata, cioè LA FIGLIA DI JORIO.
La vicenda si svolge in Abruzzo. Il pastore Aligi si è sposato e dinanzi alla sua casa si fanno, secondo l’usanza, grandi festeggiamenti, che si protaggono fino all’indomani. Durante la prima notte di nozze Aligi è preso da un sonno profondo, funestato da strani sogni, e non si accosta neppure alla sposa, che resta illibata. All’alba poi avviene un fatto strano. Nella casa di Aligi irrompe Mila, la figlia del serparo Jorio, donna perduta e con taccia di strega, che implora protezione perché inseguita da una folla di mietitori ubriachi che vogliono infierire su di lei. I familiari di Aligi incitano il giovane a scacciare la perversa, ma il pastore vede accanto alla donna l’immagine di un angelo e le offre l’aiuto richiesto, ammansendo i violenti con l’aiuto di un crocifisso.
Quando le acque si sono calmate, Mila lascia il rifugio e torna ai suoi boschi, ma Aligi, che ne è rimasto affascinato, la segue, abbandonando la sposa. I due giovani vivono insieme in una caverna, ma in modo casto.
Aligi progetta di andare in pellegrinaggio a Roma per fare annullare dal Papa il suo matrimonio non consumato, al fine di congiungersi con Mila dinanzi a Dio, e intanto scolpisce un angelo di legno con le fattezze di quello che aveva visto nella sua casa accanto alla giovane perseguitata. Sopraggiunge però il padre di Aligi, Lazzaro, che vuol far sua Mila e fa legare il figlio che si oppone a quella violenza. Ma Aligi, liberato dalla sorella Ornella, raggiunge il padre ancora invasato dalla torbida passione per Mila e, in un impeto di follia, l’uccide con un'ascia. Viene quindi condannato ad un atroce supplizio, ma prima che la sentenza sia messa in atto, accorre Mila che si dichiara l’unica responsabile del delitto commesso da Aligi sotto l’influenza della sua magia. Ella approfitta del fatto che tutti la considerano una strega e, in nome del puro amore che la lega al giovane pastore, affronta, innocente, la morte sul rogo.

{*}   Gabriele d'Annunzio (12 marzo 1863 a Pescara, 1° marzo 1938 a Gardone Riviera), poeta e drammaturgo italiano, simbolo del decadentismo ed eroe di guerra, oltre a quella letteraria ebbe anche un'eccentrica carriera politica.

     ^[2-i] Cosma -  Santi Cosma e Damiano – nati a Cilicia (ora l’Arabia) nel terzo secolo DC, i gemelli eranoi primi nati in una famiglia di sette figli maschi. Studiarono la medicina e furono i primi a tentare di trapiantare un’arto umano. Si dedicarono ai richi e poveri indistintamente, non accettando mai pagamento per i servizi medici, guadagnando così il titolo “Quelli senza argento”. Questi patroni miracolosi di medicina furono accusati da due colleghi medici di essere Cristiani e così furono arrestati da Lisia, governatore dell città di Aega. Furono giudicati in una corte di Cesare con la sentenza di morte con tortura.

      La prima tortura fu di essere buttati a mare con sia le mani che i piedi legati. Accade un miracolo e si sono liberati, così poterono nuotare fino alla riva. La seconda tortura era di essere brucciati al rogo. Un secondo miracolo accade poiche le fiamme non poterono brucciarli. La terza tortura fu la fustigazione. Un terzo miracolo è accaduto poiche le fruste non colpivano il segno.

      Dopo che hanno rifiutato una richiesta finale di rinunciare la loro fede Cristiano, i Santi Cosma e Damiano furono decapitati. Il giorno era il 27 settembre nell’anno 287.

                I  Santi Cosma e Damiano sono i patroni della città di Gaeta, Italia. Si crede che per mezzo dell’intercessione loro il popolo della città fu risparmiato la vita durante un’epedemia della piaga nel settecento.

The “Baptistery” within the Grotto del Cavallone

The Grotta del Cavallone

 
Wonder of droplets

That have become stone

Wonder of stones

Age-old trunks

Between which icy fingers

Contrive the strings of harps

Like weaving

Of untranslatable musics

Which unwillingly vanish

In the dark depths

Born from the distant

Initial luminosity

Of the life of the world.

Salts draped

In heavy, dark colourations

Salts acclaiming

The nimble and brave perfections

Salts twisted

By titanic enchaining passions.

Rooms like mansions

– the laceworks –

Rooms like cathedrals

– the font, the baptistery, the bells –

Rooms like tragedies of love

- Ornella, Aligi, Mila, Lazzarus^[1-e] –

Passages like Dantesque architecture

– Death, Inferno, Paradise –

Sudden depths like legends

– the bottomless well –.

The refuge of Cosma^[2-e]

Motionless in the essentialness of the shadows

The conclusion not of an hallucination

But of a lunar fairy tale

Invented by a young God

And given to men in his smile.

Unique admonishment

Extreme

A little finger of stone

Indicating on the stage curtain that drops down

The words THE END.

Author’s Note translated:
The caves of the “Cavallone” are also called “of Iorio’s Daughter” because D’Annunzio placed the second act of his pastoral tragedy there. It opens onto the eastern slope of the Maiella, “in a rock cut out at the peak about 77 metres above the ground, at 1,357 metres above sea level. The cave-system, with its huge caverns full of stalactites, is about 1,300 metres in length; its opening, which from the base looks like a birds nest, is 25 metres high and 15 metres wide” (from: C. Landi Vittorj. “Appenino Centrale”).

Today the cave is more correctly called “the caves”. I wanted to stick with the old title.

After a final demand that they renounce their Christian faith was refused, Saints Cosmas & Damian were decapitated.  The day was September 27 in the year 287.

Saints Cosmas & Damian are the patrons of the city of Gaeta, Italy.  It is believed that through their intercession the city's population was spared during an 18th century plague.